Il New Journalism
Uno dei punti di rottura con il vecchio giornalismo è il cosiddetto “New Journalism” che inizia ad imporsi negli Stati Uniti fra gli anni ’60 e ’70. La novità, rispetto al passato, sta soprattutto nello stile utilizzato per riportare le notizie. Uno stile più letterario e meno piatto, più soggettivo e meno anonimo. I principali esponenti di questo stile possono essere considerati personaggi noti come Truman Capote, Norman Mailer, Joan Ddion, Terry Southern, Robert Christgau e Gay Telese.
La definizione di New Journalism viene introdotta da Tom Wolfe negli anni ’60. Lo stesso Wolfe ebbe modo di spiegare il primo articolo che ricorda riconducibile a questo nuovo stile di scrivere le notizie lo trovò su Esquire nel 1962. Non si trattava di un articolo come si era soliti leggerli in quel periodo, ma di un testo quasi letterario, come un racconto. A scriverlo fu Gay Talese, considerato uno dei pionieri del new journalism.
Negli anni ’70 si intensifica il dibattito su questo nuovo stile, che si propone di riportare le notizie ma mettendole al centro di una scena, quasi a ricreare atmosfere, sensazioni soggettive a scapito di quell’obiettività che, per i detrattori del genere, era il suo più grande difetto.
Negli anni ’80 questo new journalism conosce una sorta di declino, anche se oggi è assolutamente non raro trovare articoli scritti con questo stile quasi letterario capace di immergere il lettore in una scena e in luoghi in cui il lettore non è e, forse, non è mai stato. E forse non è certo un caso che i giornalisti sempre più siano diventati anche autori di libri, romanzi e saggi.
Fra gli argomenti di critica allo stile del new journalism c’è quello di portare il lettore un po’ lontano dalla notizia, che dovrebbe essere al centro della narrazione. Di distrarlo, forse, con una narrazione troppo letteraria capace di perdere di obiettività. Ma i sostenitori dello stile, invece, sostengono che la forza del new journalism sia proprio quella di fornire al lettore un punto di vista uovo e meno freddo sulla notizia.
Uno degli errori più comuni è quello di confondere il new journalism con i nuovi media. Questi ultimi hanno in realtà poco a che fare con il new journalism, poiché in questo caso si parla di nuovi modi, nuovi supporti e nuovi strumenti d fare giornalismo, più che di stile nel comporre gli articoli e di trasmettere le notizie.