Da Gutenberg a Internet: viaggio nel giornalismo

Da Gutenberg a Internet: viaggio nel giornalismo

Giugno 11, 2022 0 Di Santino D'Effrei
Friedrich König (1774-1833) e Andreas Bauer (1783-1860, a destra), inventori della macchina automatica a vapore per la stampa (Wikipedia)

Partire dalla storia per conoscere un argomento rappresenta sempre, a nostro avviso, l’approccio migliore. Vale anche per il giornalismo, la cui storia è strettamente legata allo sviluppo di tecnologie nuove e innovative. Si pensi a Internet e alle infinite possibilità che questo offre in termini di possibilità di fare informazione e di informarsi. Ma è un discorso che vale anche per altri aspetti come la stampa online, ad esempio, che oggi permette a tutti, purché dotati di un device e di una connessione, di stampare la propria rivista o i propri biglietti da visita, tanto per citare due fra gli infiniti prodotti disponibili, e farseli recapitare direttamente a casa in pochi giorni. Insomma, tutto questo per dire che c’è del buono e del meno buono anche nel progresso e molto dipende da che utilizzo se ne fa e come lo si fa. Per l’informazione il rischio è quello di affidarsi a fonti non qualificate oppure non verificate proprio per l’enorme mole di notizie che le nuove tecnologie mettono a disposizone.

In Italia il primo foglio di informazione ufficiale lo ritroviamo a Venezia ed è datato 1563. Si trattava di una sorta di Bollettino del Governo veneziano. Ma le prime gazzette a stampa, a cadenza settimanale e quindicinale, iniziano a diffondersi nei primi anni del Seicento ed erano una sorta di notiziari locali di poche pagine.

Nel diciottesimo secolo i quotidiano scalzano n po’ le gazzette dal ruolo di organi d’informazione. L’Inghilterra guida un po’ questa rivoluzione se si pensa che nel 1731 esistono circa 400 giornali.
La rivoluzione industriale influisce anche sul mondo giornalistico meccanizzando la produzione dei giornali. L’invenzione di macchine come quella a vapore per la stampa di Konig e Bauer permette di aumentare il numero delle copie stampate e di conseguenza anche la diffusione dei giornali resa più capillare dalla possibilità di utilizzare per la distribuzione mezzi di trasporto sempre più veloci: prima le carrozze trainate da cavalli, poi i treni che coprono lunghe distanze in tempi sempre più corti.

Nel frattempo migliorano anche le macchine di stampa e nuovi mezzi si mettono a disposizione del giornalismo che ha necessità di avere sempre più notizie per riempire le pagine. Anche da quest’impulso nascono le prime agenzie di stampa. La prima è la Charles-Louis Havas di Parigi (1835).
Il ventesimo secolo è quello che segna l’avvento dei nuovi media, sempre più interconnessi e rivoluzionati globalmente a partire dal 1994 con l’avvento di Internet e del World Wide Web.